La contribuzione previdenziale

 Le prestazioni previdenziali presuppongono il versamento di contributi. Questi ultimi sono delle somme di denaro che il datore di lavoro (e il lavoratore, in parte) sono obbligati a versare all'ente per far sì che il lavoratore stesso possa godere delle prestazioni previdenziali.


L'importo dei contributi da versare si determina applicando determinate aliquote percentuali (differenti a seconda dei settori produttivi nei quali opera l'azienda). QUI un esempio di aliquote contributive suddivise per settori.

Il pagamento dei contributi ricade in parte sul datore di lavoro, in parte sul lavoratore (al quale i contributi stessi vengono detratti in sede di pagamento degli stipendi - ritenute alla fonte). Il versamento dei contributi, invece, ricade completamente sul datore di lavoro.

I contributi sono di vario genere:

  • contributi obbligatori, che devono essere versati dal datore di lavoro per tutta la durata del rapporto di lavoro, in favore del lavoratore;
  • contributi figurativi, accreditati gratuitamente dallo stato per periodi in cui il lavoratore non ha prestato attività lavorativa (es. malattia, infortunio, disoccupazione, cassa integrazione, servizio militare);
  • contributi volontari, versati dal lavoratore per coprire periodi in cui l'attività lavorativa si è interrotta  (es. lavoratore in aspettativa);
  • contributi da riscatto, versati dal lavoratore per coprire periodi - tassativamente indicati dalla legge - in cui non ha svolto attività lavorativa (per esempio, studi  universitari)




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