Le prestazioni previdenziali in favore dei superstiti del lavoratore deceduto



 Strettamente collegate ai trattamenti di tipo previdenziale, sono le prestazioni ai favore dei superstiti del lavoratore deceduto.

Esse hanno lo scopo di consentire mezzi di sostentamento ai familiari superstiti, per i quali il reddito del lavoratore rappresentava l'unica fonte di sostentamento.

Si tratta ancora di trattamenti previdenziali. Le prestazioni consistono in:

  • pensione di reversibilità
  • pensione indiretta
  • indennità una tantum ai superstiti
Bisogna ricordare che la pensione di reversibilità e quella indiretta rientrano nella più ampia categoria della pensione ai superstiti: cambia solo la condizione del soggetto deceduto, che è già pensionato, per quanto riguarda la pensione di reversibilità, mentre è un lavoratore-assicurato per quanto riguarda la pensione indiretta. Pertanto, le percentuali e i soggetti aventi diritto sono gli stessi per entrambe le pensioni.

La pensione di reversibilità spetta ai familiari del lavoratore che, al momento del decesso, godeva già di pensione. 


La pensione indiretta spetta ai superstiti dell'assicurato (non pensionato) con:

  • almeno 15 anni di assicurazione e di contribuzione, oppure
  • 5 anni di assicurazione e contribuzione di cui almeno 3 anni negli ultimi 5 prima del decesso

In base alla situazione familiare l'ammontare di queste prestazioni varia come segue:
  • 60% della pensione, se c'è solo il coniuge;
  • 80% per il coniuge e un figlio, o solo 2 figli;
  • 70% se c'è solo un figlio;
  • 100% se ci sono il coniuge e più figli;
  • 15% per altri familiari.

I soggetti aventi diritto sono invece:

  • coniuge (anche persona unita civilmente, dal 2016)
  • figli minori (o maggiori inabili al lavoro) se a carico del defunto
  • figli sino a 21 anni se studenti (26 se studenti universitari)
  • genitori oltre i 65 anni, non pensionati e a carico del deceduto
  • fratelli e sorelle, non coniugati non pensionati e carico del deceduto.


L'indennità una tantum spetta ai superstiti di un lavoratore che non ha maturato i requisiti ai fini pensionistici (solo con il sistema contributivo). Essa è pari all'assegno sociale moltiplicato gli anni di contribuzione del lavoratore deceduto.
I requisiti sono:
  • assenza dei requisiti contributivi e assicurativi;
  • non percepimento di rendite INAIL;
  • condizioni reddituali minime.
Gli aventi diritto sono gli stessi indicati per le pensioni ai superstiti.

Credits: immagine da pixabay https://pixabay.com/it/illustrations/risparmio-finanza-costi-bilancio-891347/

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