I consorzi agrari

 Il curricolo del IV anno degli IPSAR prevede una materia (che si chiama Logistica e Marketing delle Produzioni Agricole) che si occupa di far conoscere agli allievi le modalità con le quali si può promuovere la produzione agricola, facendo arrivare il prodotto al consumatore nelle forme più efficienti per il produttore.

Attualmente, stiamo parlando di associazionismo in agricoltura. Siamo sostanzialmente rimasti all'interno delle linee guida per l'aggregazione delle imprese agricole dell'INEA parlando inizialmente di società, con particolare attenzione alle cooperative. 

Adesso è arrivato il momento di parlare dei Consorzi Agrari.

Riguardo la storia dell'istituzione, consiglio questo LINK, che guarderemo a lezione (è Wikipedia, ma in questo caso non si tratta di un articolo di scarsa qualità: una discreta sintesi).

Dal punto di vista giuridico, un consorzio è un contratto tra imprese (art. 2602 e seguenti del codice civile), volto a regolamentare, con obblighi e diritti reciproci, alcuni aspetti dell'attività delle imprese che vi partecipano. Da notare il fatto che esso può essere costituito solo da imprese (quindi, imprese agricole individuali, società, cooperative). Con questa forma di aggregazione, le imprese sono sostanzialmente libere di svolgere la propria attività, fatto salvo ciò che hanno concordato con gli altri associati del consorzio. Quindi nessuno perde la propria individualità, però si ha la possibilità di realizzare in maniera più efficiente determinate fasi del ciclo produttivo. 

Vediamo quindi, cosa si può fare tramite un consorzio. Si può, ad esempio, avere un consorzio per sfruttare un brevetto (che serve a tutte); oppure, mettere in atto delle politiche di sostegno dei prezzi; oppure, ripartirsi un certo mercato; ancora, acquistare determinati beni, esportare, ottenere e tutelare una qualità comune di un prodotto (es. Consorzio del Pecorino Romano). Tutte attività che le singole imprese avrebbero difficoltà a realizzare tra loro. Inoltre, un consorzio può servire per gestire delle magazzini, laboratori, pubblicità.

Il consorzio può agire unicamente nei confronti degli associati, senza svolgere attività verso il mercato, e allora si chiama consorzio con attività interna. Oppure può essere un ente che ha rapporti autonomi con l'esterno (oltre a quelli con le imprese associate) e allora abbiamo a che fare con consorzi con attività esterna. In questo caso il consorzio è molto simile ad una società (può essere una cooperativa, oppure anche una grande Società per Azioni).

Esempi di consorzi (non strettemente agricoli):

Qualche video: 






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